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Il canyon della Val Gargassa

A piedi         Elevato interesse: geologia Elevato interesse: panorama 
  • Partenza: Rossiglione
  • Arrivo: Rossiglione
  • Tempo di percorrenza: 4 ore
  • Difficoltà: EE - Per escursionisti esperti
  • Lunghezza: 7 km
  • Dislivello: 180 m
  • Comuni interessati: Rossiglione

Difficoltà: Escursionisti Esperti (EE) sentiero in cui occorre attraversate il torrente diverse volte con tratti esposti in cui occorre tenersi ad un cavo di sicurezza.
Caratteristiche: sentiero panoramico, dedicato agli aspetti geologici e geomorfologici

Il Sentiero Natura della Val Gargassa offre angoli di incontaminata bellezza, tra placidi laghetti, canyons e suggestive conformazioni rocciose. In questo angolo del Geoparco le tipiche rocce ofiolitiche, altrove più abbondanti, cedono il passo ai conglomerati, nei quali l'acqua ha scavato forme erosive di grande suggestione. A metà del percorso ad anello i segni dell'antica presenza dell'uomo: il borgo di Vereira, dove le antiche attività pre-industriali testimoniano il passato sfruttamento di questi luoghi per la produzione del vetro.

Val Gargassa
Val Gargassa
(foto di PR Beigua)
 

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Accesso e punto di partenza Da Rossiglione si percorre la strada provinciale SP per Tiglieto a circa 3 km, oltrepassata la Cappelletta di S. Bernardo, un bivio a sinistra conduce in soli 50 mt al Campo Sportivo in località Gargassino al fianco del quale vi è un ampio parcheggio e l'inizio del Sentiero Natura. (44°33'39"N -  8°39'00"E)

Il Sentiero Natura si snoda ad anello attorno alla valle del Torrente Gargassa ed è marcato con il segnavia XX sino a Case Vereira. All'inizio brevi sali e scendi in un bosco caratterizzato da castagni, querce, noccioli e aceri montani corrono in prossimità del torrente. Usciti dal bosco, il percorso segue per un tratto la sponda sinistra del Gargassa, tra spettacolari laghetti inseriti in un ambiente roccioso con scarsa vegetazione e pendii acclivi. In queste condizioni ambientali possono crescere e sopravvivere solo poche essenze come pini ed eriche. Le rocce che costituiscono il substrato su cui camminiamo sono le serpentiniti che possiamo osservare bene giungendo allo

1_ stop  (338 /20').
Passato il tratto tra le "roccette" aiutandosi con l'apposita catena, il percorso prosegue in piano sino ad una zona caratterizzata da rimboschimenti a pini neri dalla quale si scorgono i primi torrioni rocciosi bruno-nerastri, talvolta rossastri, e le ripide pareti del canyon inciso nei conglomerati. Dopo alcuni limpidi laghetti, accoglienti spiaggette ed erte pareti di roccia, si giunge allo

2_ stop  (351 /40')
per godere di un panorama suggestivo ed osservare meglio la formazione rocciosa in conglomerati. 
Ci accompagnano, lungo il cammino, pareti rocciose verticali in cui è facile distinguere i ciottoli e le stratificazioni tipiche di queste rocce. Le incisioni fluviali con pareti verticali (canyons) scavate nelle dure rocce conglomeratiche diventano sempre più suggestive, ma per godere delle vedute migliori del canyon bisogna proseguire sino allo

3_ stop  (360 /1h)
In questa zona il torrente scorre ed incide le sue forme tra due ripide pareti molto vicine tra loro, rendendo ancora più suggestivo lo scorrere dell’acqua.
Giunti al primo guado, posto sotto un torrione di roccia dall’aspetto particolare che da origine al toponimo "Muso del Gatto", si passa sulla sponda destra idrografica del Rio Gargassa. L'attraversamento su grossi massi arrotondati può risultare difficoltoso se non praticato con calzature idonee ed è comunque sconsigliato dopo forti piogge. Dopo un tratto in salita dal quale si scorgono ad ovest scorci sui torrioni della "Rocca dra Crava" e "Rocca Giana", si ridiscende per giungere nuovamente a guadare il rio Gargassa. Risaliti pochi metri dal guado si apre di fronte a noi un ampio prato con alberi da frutta inselvatichiti e alcuni edifici rurali sulla sinistra: siamo giunti all’antico borgo di

Case Vereira - 4_ stop  (401 /1h30’) (44°32'33"N -  8°39'22"E)
Dalle case Vereira si può percorrere il sentiero che prosegue verso sud, senza segnavia specifico ma ben tracciato, e proseguire nel bosco per circa 600 metri per giungere alla

Sorgente sulfurea - 5_ stop   (401 /2h).
Una zona aperta dove tra rocce affioranti e bassi arbusti, scendendo verso il corso d'acqua si individua la sorgente con tipiche concrezioni attorno e un debole odore di zolfo.

Il percorso del ritorno permette di ammirare scenografici panorami sui canyon sottostanti, riportandoci nuovamente al campo sportivo dopo aver percorso il crinale sinistro della Val Gargassa. Il sentiero è marcato con un segnavia tre bolli gialli disposti a triangolo e si imbocca a nord del prato di Case Vereira. Un'erta salita conduce in breve in quota dove tra gli scorci lasciati liberi dal bosco si può osservare il "Balcone della Signora", una frattura verticale originatasi in un bastione di roccia bruno-rossastra attraverso la quale si osserva l'azzurro del cielo. Un tratto di sentiero di pochi metri molto esposto conduce ad una sella

6_ stop (510 /3h)
consentendo il godimento di scorci mozzafiato sui canyon e sugli spettacolari torrioni di roccia presenti nell'area, forme decisamente inconsuete nel panorama ligure. Scesi a valle verso Case Camilla, sempre seguendo il segnavia con i tre bolli giallini si osservano i contrasti tra i rilievi della Val Gargassa e le forme montano-collinari delle valle Stura. Superate Case Camilla si giunge allo

7_ stop (410 /3h40')
Un punto in cui si possono trovare molti degli alberi che costituiscono il bosco misto di latifoglie (rovere, roverella, acero, sorbo). Il sentiero scende quindi ripidamente per giungere in circa 10 minuti al campo sportivo da cui siamo partiti.

Periodo consigliato: tutto l'anno tranne dopo i giorni con forti pogge e temporali


(foto di PR Beigua)
 

(foto di PR Beigua)
 

(foto di PR Beigua)
 

(foto di PR Beigua)
 
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