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  n° 29 - Aprile 2014

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ViviBeigua - iniziative ed eventi per tutti

Proposte per godersi la Riviera e il Parco del Beigua

Dopo aver pubblicato la brochure turistica relativa al periodo primavera-estate 2014, distribuita in tutti gli Uffici IAT, i Centri Visita ed i Punti Informativi del Parco...arrivano anche gli aggiornamenti mensili per vivere intensamente gli eventi e i diversi appuntamenti organizzati nella Riviera e nel Parco del Beigua! Seguiteli sul sito web e attraverso i social network.

Gli aggiornamenti mensili, realizzati dall'Ente Parco con la fattiva collaborazione dei Comuni, forniscono informazioni sui tantissimi e svariati eventi, organizzati per tutti i gusti e per tutte le età.

Potete consultare e scaricare la brochure completa e gli aggiorinamenti mensili alla pagina web: www.parcobeigua.it/gui_dettaglio.php?id_pubb=6161




Come e quando osservare gli uccelli migratori

Birdwatching nel Parco del Beigua

La migrazione primaverile si estende dalla fine di febbraio ai primi giorni di giugno: un arco temporale di circa 100 giorni nel corso del quale parecchie migliaia di uccelli appartenenti a molte specie diverse si avvicendano o si sovrappongono nei loro periodi di passaggio più o meno lunghi. Solo per limitarci ai rapaci diurni più comuni, il Biancone ha il periodo di massimo passaggio intorno al 20 marzo, il Falco di palude verso i primi di aprile, il Falco pecchiaiolo alla metà di maggio. Per il principiante è interessante conoscere le condizioni meteorologiche locali che possono agevolare le osservazioni; la semplificazione e la generalizzazione degli effetti della meteorologia sulla migrazione richiedono un po’ di cautela, in particolare per quanto riguarda l’evoluzione giornaliera dei contingenti in transito e le relazioni con l’entità dei passaggi. Una bassa copertura nuvolosa obbliga gli uccelli a volare piuttosto bassi e inoltre riduce l'estensione del fronte migratorio visibile. I venti da nord li costringono di norma a risalire le vallate ad una vicinanza da terra direttamente proporzionale alla forza con cui soffiano. Le giornate di tempo sereno e stabile con assenza di vento,  soprattutto nelle ore più calde, rappresentano le condizioni meno favorevoli per gli osservatori da terra: infatti i migratori transitano a forti altezze, approfittando di ottime condizioni termiche, e su un ampio fronte, riducendo la funzione di corridoio prodotta dalla configurazione geografica. L'attrezzatura di base per osservare i migratori consiste di un binocolo: ottimi i modelli 8x40(42), 10x40(42) o 10x50 che rispondono in modo soddisfacente alle esigenze di peso, luminosità e ingrandimento. Meglio ancora è poter disporre di un cannocchiale terrestre con oculari intercambiabili ad ampio campo da 20 o 30 ingrandimenti,  e con obbiettivo da un diametro minimo di 60 mm. ad un massimo di 80, da usarsi con un solido cavalletto. Il cannocchiale permette di riconoscere con esattezza o buona approssimazione uccelli che migrano a molte centinaia di metri (alcuni, grandi e inconfondibili, anche a qualche chilometro) di distanza. E' necessario guardare in ogni direzione e ad ogni altezza dello spazio di cielo che sovrasta l'osservatore, vedendo se in distanza ci sono assembramenti di rapaci o altri uccelli, utile indizio di buone condizioni di passaggio. Per l'identificazione, a fianco di guide utili al riconoscimento di tutte le specie di uccelli, e come tali indispensabili, sono disponibili anche quelle specialistiche, dedicate esclusivamente, ad esempio, all'identificazione dei rapaci diurni in volo.


Torna il Maggio dei Parchi

Escursioni guidate, sport all'aria aperta, birdwatching, biodiversità, enogastronomia e astronomia nei Parchi della Liguria.

L'Altra Liguria, quella rurale, è prossima al mare, è fatta di chiaroscuri e di profumi: di salsedine e piante aromatiche, di pino e lavanda; l'altra Liguria è quasi completamente montuosa ed è stata modellata dalla millenaria opera di generazioni di pescatori/agricoltori e boscaioli.
Solo Liguria e Abruzzo possono vantare la contemporanea presenza di tutte le regioni bio-geografiche presenti in Italia: mediterranea, continentale ed alpina ... ma in Liguria, stretta com'è tra spartiacque e mare, è tutto più concentrato, ravvicinato e sotto certi aspetti estremo: "dalle balene ai lupi, dalle gorgonie ai rododendri in meno di un'ora", recitava un vecchio slogan dei parchi liguri. Come orientarsi fra i molteplici motivi di interesse nella complessità ambientale della Liguria?
L'offerta del "Maggio dei Parchi" aiuta a scoprirne i valori più importanti: i "centri visitatori" o, come dicono altrove, i "centri di interpretazione" aiutano il visitatore a comprendere l'origine delle diverse identità naturali e culturali, a selezionare e scegliere le mete e i percorsi a ciascuno più congeniali. Quasi tutte le aree protette sono già dotate di questi centri, alcune ne hanno più di uno, specializzati per motivi di interesse peculiari del loro ambito territoriale. Vi sono poi strutture che possono essere considerate centri visitatori molto speciali, come il Museo minerario di
Gambatesa, nel parco dell'Aveto, e l'Osservatorio Astronomico del parco dell'Antola-Fascia.
Da diversi anni il Sistema regionale delle Aree protette organizza un programma/manifesto, il "Maggio dei Parchi", che comprende eventi, manifestazioni ed attività volte a festeggiare l'avvento della Primavera.
Il calendario prevederà anche quest'anno una variegata offerta di iniziative ed eventi offerti al pubblico nel periodo compreso tra il 19 Aprile (ponte pasquale) e il 2 Giugno, con svariate opportunità per visitare e conoscere da vicino i Parchi, le Aree Protette Marine, le Riserve Naturali, i Giardini e gli Orti botanici. Iniziative che, oltre a celebrare la Settimana europea dei Parchi, culminante nei festeggiamenti della Giornata europea dei Parchi (24 Maggio), vogliono invitare alla scoperta del patrimonio ambientale e culturale, tra escursioni guidate, sport all'aria aperta, bird-watching, biodiversità, enogastronomia e astronomia.

Info e aggiornamenti alla pagina web: http://www.parks.it/maggiodeiparchidiliguria




Il Tritone appenninco (Triturus alpestris)

Alla scoperta della vita nelle zone umide del Parco

È il tritone più comune in tutto l’Appennino Ligure e viene comunemente chiamato “Tritone alpestre” o “Tritone alpino” del quale è in realtà una sottospecie presente in tutto l’Appennino Settentrionale con sporadiche popolazioni nelle Alpi Liguri e nell’Appennino Centrale. Le forma nominale presente sulle alpi sino a quote considerevoli è comune anche in gran parte dell’Europa centrale (dalla Francia alla Russia) dove, a dispetto del nome, è comune anche in pianura. Triturus alpestris si riproduce in svariati  ambienti acquatici che in base alle loro caratteristiche possono favorire popolazioni acquatiche solo per il tempo necessario a riprodursi o popolazioni prettamente acquatiche per tutto l’anno. Tra queste ultime in habitat favorevoli per temperatura dell’acqua o disponibilità alimentari si verificano molti casi di neotenia in cui i tritoni adulti conservano le branchie come le larve. Il Tritone appenninico evita solamente le acque ferme abitate da pesci e le acque correnti, benché non manchino rare eccezioni a queste regole. In molti luoghi privi di zone umide la sua presenza è stata consentita da manufatti come abbeveratoi, lavatoi, cisterne, che oggi per l’abbandono di molte località e attività rurali vanno prosciugandosi determinando la scomparsa i queste delicate popolazioni. I tritoni appenninici dei popolamenti che alternano fasi terrestri a fasi acquatiche hanno due fasi di latenza (una invernale e una estiva), mentre le popolazioni più acquatiche possono essere attive tutto l’anno. Più l’acqua è fredda e più i tritoni sono in grado di assimilare l’ossigeno in essa disciolto attraverso la pelle, per cui d’inverno, se la superficie gela, i tritoni possono mantenersi attivi sul fondo ma con metabolismo rallentato. In estate, quando le pozze d’acqua ferma si riscaldano notevolmente impoverendosi di ossigeno, i tritoni sono costretti a risalire frequentemente in superficie per prendere “ boccate d’aria”. Tra febbraio e aprile, a seconda del clima, tutti gli individui adulti, compresi quelli che svernano all’asciutto, si  ritrovano in acqua per la riproduzione. I maschi sfoggiano una livrea eccezionalmente colorata con dorso blu e ventre arancio o rosso ( le tonalità cambiano da individuo a individuo e più marcatamente da una popolazione all’altra); il dorso è percorso da una sottile cresta gialla e nera. Durante la fregola, i maschi sono costantemente intenti a fiutare la presenza di femmine davanti alle quali svolgono poi una sorprendente parata nuziale. Agitando la coda piegata ad “U” con la punta verso il muso della femmina, il tritone maschio indirizza ad essa un flusso di sostanze ormonali che ha lo scopo di invitarla alla fecondazione. Interessante è poi la deposizione da parte della femmina che si premura di far un fagotto di vegetali a protezione di ciascun uovo. Nel gruppo del Beigua, il Tritone appenninico, considerato un relitto glaciale, è ancora comune, ma molti siti un tempo favorevoli sono oggi minacciati dalla crescente carenza di acqua.


Gran Trail Rensen 2014 - tra le montagne che si affacciano sul mare

Sabato 3 maggio

Si corre sabato 3 maggio la IV edizione del "Gran Trail Rensen", corsa in montagna, competitiva e non competitiva, che si svolge lungo i sentieri che conducono ai rilievi appenninici del Parco del Beigua. Il Gran Trail Rensen fa parte delle iniziative "Mare e Monti" promosse dall'Assessorato allo Sport del Comune di Arenzano per la valorizzazione del suo splendido entroterra. Confermata anche per l'edizione 2014 il Mini Trail, corsa che a livello competitivo sarà accessibile anche ai ragazzi che hanno compiuto i 16 anni.  Il "Gran Trail Rensen" è una corsa a piedi lungo i sentieri dell’area protetta, in un paesaggio prodigo di emozioni, con due percorsi: il "Gran Trail" 60 km con 4000 mt D+ e il "Trail" con 23 km con 1300 mt D+, con partenza da via Bocca, in Arenzano, rispettivamente alle ore 07.00 e alle 09.00 con tempo massimo di 16 e 8 ore. Il Mini Trail si svilupperà invece su una distanza di 10 km con circa 500 mt D+ per favorire l'avvio al trail running da parte di giovani che abbiano compiuto i 16 anni di età. Il Trail e il Mini Trail si svolgeranno anche in forma non competitiva, riservata a camminatori. Regola principale della manifestazione è quella di una corsa individuale in montagna in stato di semi autosufficienza. Lungo il percorso saranno localizzati punti di ristoro per l'approvvigionamento di cibo e/o bevande. Per informazioni visitare il sito www.trailarenzano.it o contattare l'Ufficio Sport del Comune di Arenzano (tel. 010 9138240  - sport@comune.arenzano.ge.it). Iscrizioni sul sito: www.wedosport.net.


L'Alta Via in fiore

Domenica 4 Maggio

Partendo da Pratorotondo una passeggiata molto panoramica lungo l'Alta Via dei Monti Liguri alla ricerca della Dafne Odorosa, della Viola Bertolonii, di orchidee selvatiche e di altre essenze fiorite.
  • Ritrovo: ore 9.30 
  • presso: loc. Pratorotondo (Cogoleto)  
  • Difficoltà: medio-facile  
  • Durata iniziativa: giornata intera  
  • Pranzo: al sacco   
  • Costo escursione: € 8,00

Per informazioni e prenotazioni, obbligatorie, contattare gli uffici dell'Ente Parco (tel 010.8590300; e-mail: info@parcobeigua.it) o le guide del Parco (cell. 393.9896251).




Con gli amici della UISP...dagli orti dei Monaci alle gole dell'Orba

Domenica 11 Maggio

Gli amici della UISP organizzano nel territorio del Parco del Beigua un'escursione lungo il sentiero ad anello molto suggestivo che si snoda in mezzo ai boschi e lungo la sponda del torrente Orba.

  • Pranzo al sacco.
  • Appuntamento alle ore 9,00 in via Dino Col (entrata autostrada Ge-Ovest)
  • Quota di partecipazione € 5,00.
  • Accompagnatore UISP: Giovanni tel. 338 3925752 – segreteria. info@crocedivie.org

Iniziativa organizzata dal Comitato Territoriale UISP di Genova con l'A.S.D. Nordic Walking Croce di Vie

Per Info E-mail: info@crocedivie.org  Info Line: 338 3925752



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