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  n° 11 - Settembre 2012

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I partners di Co.R.E.M. si incontrano nel Parco del Beigua

Sassello (SV) 4 e 5 ottobre 2012

Si terrà a Sassello, nell’entroterra Savonese, nei giorni 4 e 5 ottobre, il IV workshop di partenariato allargato ed il VI incontro del Comitato di Pilotaggio del progetto Co.R.E.M. (Cooperazione delle reti Ecologiche nel Mediterraneo). I lavori avranno inizio il pomeriggio del 4 ottobre con il IV Workshop di partenariato allargato, dedicato ai tavoli di lavoro dei Sottoprogetti/Azioni di Sistema. Nel corso della mattina del 5 ottobre si terrà invece la riunione plenaria, che vedrà l’intervento di tutti i Responsabili di Sottoprogetto ed Azione di Sistema e la partecipazione di tutti i partner.  Il 6 ottobre è prevista una bella escursione all’interno della Foresta Demaniale “Deiva”, accompagnati da un esperto micologo e da un geologo per scoprire i piccoli grandi tesori del Parco naturale regionale del Beigua.

Si tratta dell’ennesimo evento di rilevanza nazionale ed internazionale dedicato ai temi della tutela e della valorizzazione della biodiversità che viene ospitato nel Sassellese, con il conseguente coinvolgimento di diversi operatori economici locali che garantiranno la ricettività dei tanti ospiti provenienti da Corsica, Sardegna, Toscana e Liguria.




L’UNESCO conferma il riconoscimento come Geoparco di valore internazionale

Il Geoparco del Beigua protagonista in Portogallo

Martedì 18 settembre, in occasione del 30° Coordination Meeting della Rete Europea dei Geoparchi che si è tenuto ad Arouca, in Portogallo, è stato confermato al Parco del Beigua il riconoscimento di Geoparco internazionale, inserito nella Rete dei Geoparchi Europei e nella ancora più prestigiosa Rete Globale dei Geoparchi sotto l'egida dell'UNESCO.

Tale riconoscimento – formalizzato sulla base del positivo esito della visita ispettiva, condotta nei giorni dal 8 al 11 luglio da due esperti internazionali, la tedesca Jutta Weber del Geo-Naturpark Bergstraße-Odenwald e l'inglese Elizabeth Pickett del North Pennines AONB Geopark – evidenzia come il Geoparco del Beigua abbia messo in pratica, nel corso degli ultimi quattro anni, efficaci e convincenti progetti ed iniziative per la tutela e la valorizzazione del patrimonio geologico e, più in generale, per lo sviluppo e la promozione del territorio di propria competenza.

Il rapporto ufficiale  redatto dalle due esperte straniere è stato decisamente positivo ed il massimo organismo internazionale che coordina la Rete dei Geoparchi ha votato all'unanimità la conferma del riconoscimento per i prossimi quattro anni.

Il comprensorio del Geoparco del Beigua è entrato a far parte della Rete Europea dei Geoparchi e della Rete Globale dei Geoparchi sotto l'egida dell'UNESCO nel marzo 2005 e già nel settembre 2008 aveva superato positivamente una procedura di rivalidazione analoga.




La migrazione post-riproduttiva del Biancone (Circaetus gallicus)

Prosegue il monitoraggio nel territorio del Parco del Beigua

Anche quest'anno, nella seconda metà di settembre,  si è riproposto il conteggio sistematico e standardizzato dei bianconi in migrazione post-nuziale, avviato fin dal 2000. Punto di forza di questo lavoro, condotto sui contrafforti montuosi di Arenzano, è la simultaneità dei conteggi con il principale sito italiano per il Biancone in questo periodo (Alpi Apuane) e con il campo di osservazione nella regione di Nizza, i quali garantiscono un arco di copertura continua sull'alto versante tirrenico-ligure su un fronte di quasi 300 km permettendo di confrontare dinamiche e contingenti migratori per circa un mese, con proficui scambi di informazioni tra i siti. Vengono parallelamente ottenute informazioni di interesse scientifico anche per altre specie non propriamente target (es. l'Aquila minore e l’Aquila pennata). Uno sforzo del genere, che determina un numero attorno agli 800-1000 individui di biancone conteggiati per periodo, oltre a circa 200 soggetti appartenenti in media ad una decina di altre specie, consente inoltre di disporre di interessanti serie storiche di dati quantitativi, comparabili e analizzabili anche per identificare il trend di questa popolazione, che è in sostanza quella italiana. I risultati di queste indagini saranno oggetto di uno specifico approfondimento scientifico che verrà presentato al prossimo 2° Convegno Italiano sui Rapaci diurni e notturni, organizzato a metà ottobre a Treviso.




La Martora nel Parco del Beigua

Indagini in corso su questa specie particolarmente elusiva

In Italia la Martora (Martes martes) è presente nelle aree forestali di tutta la penisola, con una distribuzione che appare comunque molto frammentata. Essa frequenta di preferenza le foreste d’alto fusto di grande estensione e con scarso sottobosco, siano esse di conifere, di latifoglie o miste, dalla pianura alla montagna, dove si spinge fino a 2.000 metri s.l.m.; la troviamo pure nelle zone a macchia molto fitta, mentre in genere è assente dalle aree prive di copertura arborea ed evita gli insediamenti umani e le aree circostanti. La presenza della specie in Sardegna e all’Elba, dove abita ambienti di macchia mediterranea densa anche in assenza di alberi d’alto fusto, conferma una certa plasticità ecologica. Di abitudini prevalentemente notturne, nelle ore diurne si rifugia spesso sugli alberi, utilizzando, soprattutto in inverno, le cavità dei tronchi poste anche a notevole altezza dal suolo e a volte, nei mesi meno freddi, acciambellandosi alla biforcazione dei rami. Questa specie è molto simile alla congenere Faina e con essa può essere facilmente confusa.

Nel comprensorio nel Beigua, le informazioni disponibili sono decisamente scarse, così come le osservazioni certe. Un certo incremento delle conoscenze potrebbe però conseguire dall’intensa attività di indagine mediante la tecnica del “fototrappolaggio”, che è attualmente in corso nell’ambito del Progetto Co.R.E.M., mirato all’elaborazione ed all’integrazione delle informazioni scientifiche relative alla distribuzione delle specie e degli habitat più significativi.




Giro della Colla in MTB

Sabato 29 Settembre escursione in mountain bike

Percorso ad anello, con partenza dal centro di Giusvalla, che dopo aver attraverso un viale fiancheggiato da antichi filari di acacie condurrà ad uno spettacolare punto panoramico con vista sulle Alpi Marittime e sul Monviso.

Ritrovo: ore 9.00 presso: corso Bovio – Giusvalla (SV)

Difficoltà: media

Durata iniziativa: giornata intera

Ristoro: pranzo presso Ristorante "Cavallo Bianco" (a pagamento)

Costo escursione: gratuita

Per informazioni : Ente Parco del Beigua Via Marconi 165, 16011 Arenzano (GE)
tel. 010 8590300e-mail: CEparcobeigua@parcobeigua.it

LE PRENOTAZIONI
Le prenotazioni, obbligatorie, devono essere comunicate entro e non oltre le ore 17 del giovedì precedente l'escursione agli Uffici del Parco : Cellulare Guida: 393 9896251

L'EQUIPAGGIAMENTO
Per tutte le escursioni è consigliato abbigliamento a strati, scarponcini da trekking, giacca a vento,  copricapo, zaino, borraccia.

I SERVIZI
I servizi di fruizione del Parco sono forniti dalla Società Cooperativa DROSERA di Stella.
In caso di maltempo le escursioni possono essere annullate a discrezione delle Guide del Parco.
Il punto di inizio dei percorsi è raggiungibile utilizzando il servizio navetta  a cura del Centro Servizi Territoriali dell'Alta Via dei Monti Liguri – gestito dall'Ente Parco – servizio a pagamento  per info tel. 010 8590300; prenotazioni obbligatorie almeno 24 ore prima dello svolgimento dell'evento.

Escursioni in MTB: per  partecipare alle escursioni è necessario essere dotati della propria bicicletta – uso del casco obbligatorio.

Iniziativa finanziata all'interno nel progetto "Turismo attivo: Tuffati nel verde", cofinanziato dal STL "Italian Riviera" - Provincia di Savona




Dal Giovo al Sassello

Domenica 30 Settembre trekking nel bosco

Facile e lungo itinerario che dalla loc. Giovo Ligure (Pontinvrea) porta nella Foresta Regionale della Deiva, ideale per avvicinarsi alla conoscenza delle diverse formazioni boschive (naturali e antropiche) che caratterizzano il territorio del Parco del Beigua.

Ritrovo: ore 9.30 presso: Giovo Ligure (Pontinvrea, SV) 

Difficoltà: media 

Durata escursione: giornata intera

Pranzo: al sacco

Costo escursione: gratuita

Per informazioni : Ente Parco del Beigua Via Marconi 165, 16011 Arenzano (GE)
tel. 010 8590300e-mail: CEparcobeigua@parcobeigua.it

LE PRENOTAZIONI
Le prenotazioni, obbligatorie, devono essere comunicate entro e non oltre le ore 17 del giovedì precedente l'escursione agli Uffici del Parco : Cellulare Guida: 393 9896251

L'EQUIPAGGIAMENTO
Per tutte le escursioni è consigliato abbigliamento a strati, scarponcini da trekking, giacca a vento,  copricapo, zaino, borraccia.

I SERVIZI
I servizi di fruizione del Parco sono forniti dalla Società Cooperativa DROSERA di Stella.
In caso di maltempo le escursioni possono essere annullate a discrezione delle Guide del Parco.
Il punto di inizio dei percorsi è raggiungibile utilizzando il servizio navetta  a cura del Centro Servizi Territoriali dell'Alta Via dei Monti Liguri – gestito dall'Ente Parco – servizio a pagamento  per info tel. 010 8590300; prenotazioni obbligatorie almeno 24 ore prima dello svolgimento dell'evento.

Iniziativa finanziata all'interno nel progetto "Turismo attivo: Tuffati nel verde", cofinanziato dal STL "Italian Riviera" - Provincia di Savona




Il sentiero consigliato: l'autunno nella Foresta della Deiva

i colori dei boschi di Sassello lungo il Sentiero Natura "La foresta della Deiva"

Il sentiero natura rappresenta un itinerario ideale per avvicinarsi alla conoscenza delle diverse formazioni boschive che caratterizzano il territorio del Parco del Beigua. La grande varietà di ambienti e lo scarso disturbo favoriscono un’elevata diversità faunistica. All’interno della Deiva è possibile praticare il birdwatching, con particolare riferimento ai molti uccelli tipici degli habitat forestali, e scoprire le tracce di molti mammiferi.

Particolarmente piacevole percorrere l’anello della Deiva con le ciaspole in occasione di abbodani nevicate.

Periodo consigliato: tutto l’anno (adatto alle MTB)

Durata del percorso: 4 h

Caratteristiche: sentiero con informazioni di carattere forestale, botanico, ornitologico e geomorfologico

Accesso e punto di partenza: Da Albissola, si percorre la Strada Provinciale SV334 “del Giovo”, sino al km 21 VI; superata la frazione di Badani e prima di attraversare il centro storico di Sassello, si svolta a sinistra in corrispondenza di un grande pannello in legno indicante l’ingresso della “Foresta della Deiva”, in prossimità di un piazzale antistante un’industria dolciaria. (44°28'37.75"N -  8°29'7.14"E)

Il percorso non è individuato da un segnavia particolare; segue un’ampia strada forestale di facile individuazione, supportata da diversi segnali indicanti le deviazioni principali. Dopo circa 30 minuti si giunge al Castello Bellavista (478 mt) in corrispondenza del quale inizia il percorso escursionistico ad anello.
Giunti sulla sella a quota 470 un deviazione a sinistra porta in breve (50 metri) a scoprire i luoghi e le architetture del Castello Bellavista, villa ottocentesca costruita dalla famiglia Bigliati, proprietaria delle segherie omonime. Ripreso il percorso principale si imbocca il sentiero che piega a destra in modo tale da percorrere l’anello in senso antiorario, attraversando prima i versanti esposti a settentrione e successivamente quelli meridionali. Dopo avere percorso lo stradello per circa 1200 metri, seguendo un tracciato che si sviluppa tra radi pini neri e sorbi montani, si giunge ad un bivio che porta (in pochi minuti) alla località Giumenta  (510 mt). In questa località l’Ente Parco ha  realizzato interventi di riqualificazione ambientale che hanno comportato la ristrutturazione di un vecchio seccatoio per castagne, nonché l’allestimento di un’area attrezzata e di un percoso didattico con funzioni di laboratorio naturalistico all’aperto dedicato ai piccoli abitanti del bosco. Ritornati sulla strada principale si prosegue il percorso ad anello che, con sviluppo tendenzialmente pianeggiante, attraversa zone boscose, nella quali si possono osservare le tracce del passaggio di caprioli, cinghiali ed altri mammiferi. La passeggiata regala anche stupendi panorami sulla valle Erro, sino a Passo Salmaceto  (650 mt).

Superato questo punto lungo il sentiero è possibile notare un certo cambiamento dell’habitat circostante, dovuto principalmente all’esposizione (a sud-est) ed alla natura del substrato geologico. Proseguendo oltre si giunge fino al bivio presso il Castello Bellavista e si riprende il medesimo stradello percorso all’andata per tornare al parcheggio in circa 20 minuti.



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