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  n° 14 - Dicembre 2012 - Gennaio 2013

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L'avifana delle praterie

I risultati delle attività di monitoraggio degli uccelli

I risultati delle attività di monitoraggio degli uccelli sull’intero territorio ligure, con una particolare attenzione alle aree della Rete Natura 2000 (intraprese dal Servizio Parchi, Aree protette e Biodiversità della Regione Liguria), hanno permesso di individuare un elevato valore conservazionistico per gli ambienti caratterizzati da zone a prato-pascolo interrotte da affioramenti rocciosi ed arbusteti (che, semplificando, possiamo definire ‘praterie’). In essi troviamo infatti numerose specie la cui conservazione risulta di particolare importanza per l’Europa, quali ad esempio Biancone, Aquila reale, Tottavilla, Calandro, Codirossone, Averla piccola, Gracchio corallino ed Ortolano. A livello nazionale pare di assistere, anche in conseguenza all’abbandono delle attività agricole nelle aree svantaggiate come quelle alpine ed appenniniche, ad un generalizzato stato di crisi del sistema riconducibile alle praterie montane; un indicatore calcolato per valutare il probabile andamento delle specie legate a questo ambiente presenta infatti una marcata tendenza alla diminuzione.

Dal 2006 l’Ente Parco del Beigua ha attuato, nell’area protetta e nella connessa ZPS Beigua – Turchino, un dettagliato piano di monitoraggio degli uccelli nidificanti, che prevede, tra le sue specie target, alcune tipiche proprio delle ‘praterie’ (Tottavilla, Calandro, Codirossone, Ortolano). Considerandone anche altre che, nel Beigua, selezionano preferibilmente questi ambienti (Allodola, Prispolone, Codirosso spazzacamino, Saltimpalo), osserviamo come le loro popolazioni abbiano al momento una tendenza ancora non certa dal punto di vista statistico, ma tendente all’incremento moderato o, quantomeno, alla stabilità; data la limitata serie temporale non possiamo ancora parlare di veri e propri ‘andamenti’ delle popolazioni monitorate, ma questa situazione, nel contesto generale, appare decisamente incoraggiante.




Gli uccelli svernanti nel Parco del Beigua

Gli uccelli che trascorrono l’inverno alle nostre latitudini

Dal punto di vista ecologico, possiamo distinguere gli uccelli in due categorie principali. La prima è rappresentata da specie che lasciano l’Europa prima dell’inverno, raggiungendo terre più calde e con maggiori disponibilità trofiche per superare la brutta stagione. La seconda categoria comprende quelli che, spostandosi attraverso l’Europa, raggiungono aree che offrono condizioni di svernamento più favorevoli, quali ad esempio il bacino del Mediterraneo e le coste atlantiche di Spagna, Francia e Gran Bretagna. La differenza tra queste due categorie, che scelgono regioni diverse per lo svernamento, è strettamente influenzata dal tipo di alimentazione delle specie. Gli uccelli che si trattengono in Europa e Nord Africa possono trovare facilmente cibo di cui nutrirsi, come vegetali (semi, gemme, …) oppure invertebrati lungo le spiagge. Al contrario, gli uccelli che si spingono fino a sud del Sahara o in Asia sono quasi tutti totalmente o principalmente insettivori.

Per gli uccelli che trascorrono l’inverno alle nostre latitudini, come del resto per la maggior parte degli animali, è questa la stagione più difficile, nella quale si registrano da sempre i tassi di mortalità più elevati. Basse temperature, presenza di neve e ghiaccio al suolo per molti mesi, scarsità di cibo, sono solo alcune delle cause che determinano la morte di numerosi individui.

Nel Parco del Beigua, pur collocandosi geograficamente nella zona mediterranea, le condizioni in inverno sono spesso difficili, il suolo, perlomeno nella zona di crinale e di alto versante, è per un lungo periodo innevato, e ciò rende queste aree meno attraenti per gli uccelli. Diverse specie tendono quindi ad utilizzare le aree meridionali, che presentano quote più basse, o le zone situate in vicinanza degli abitati, dove le risorse alimentari sono più facili da reperire. Tra le specie numericamente più rappresentative in periodo invernale possiamo ricordare la Cesena, il Fringuello, la Cincia dal ciuffo, il Lucherino, il Pettirosso e la Beccaccia. Altre specie, decisamente più rare, quali il Picchio muraiolo e il Beccofrusone, grazie alla loro livrea molto colorata, colpiscono e lasciano sempre stupefatto anche l’osservatore più esperto.

Presso il Centro Ornitologico e di Educazione Ambientale, situato sulle alture di Arenzano, sono state installate numerose mangiatoie in legno. Tali strutture, ovviamente fornite di idonee risorse alimentari (frutta secca, semi di girasole,  miglio, ecc., ecc.), sono molto gradite agli uccelli e rappresentano ottimi punti dove, ben nascosti, è possibile osservare molte delle specie presenti in inverno nel Parco del Beigua.




Mamma... io non rischio!!

On line il depliant con le buone pratiche in caso di ALLERTA meteo nel Parco

Al termine il progetto di educazione ambientale "Idee ed Azioni per la sostenibilità 2012" - che il Centro di Esperienza ha interamente incentrato sulle norme di autoprotezione dai rischi naturali - è stato realizzato un depliant che racchiude le buone pratiche da utilizare in caso di Allerta Meteo.

Il depliant è stato realizzato a partire da idee e illustrazioni realizzate dagli alunni delle classi che hanno partecipato al progetto per poi essere arricchito dalle illustrazioni del fumettista Vittorio Serra e verificato nei testi da Esperti di ARPAL e Protezione Civile della Regione Liguria. Nella serata del 29 novembre a Varazze, presso la Sala Don Bosco, alle ore 20,30 gli alunni della classe IV C delle scuole Primarie il pieghevole è stato presentato a genitori e cittadinanza. insieme ai risultati del loro lavoro.

Questo depliant è uno dei risultati concreti, ottenuto dagli operatori del Centro di Esperienza all'interno del progetto "Idee ed Azioni per la sostenibilità 2012",attivitá ad hoc per le scuole che si è svolta nelle aule nei Comuni di Genova (Crevari) Rossiglione e Varazze.

Il depliant, in distribuzione presso tutti i centri del Parco in versione cartacea, è scaricabille al link




Bilancio di sostenibilità 2011 del Parco del Beigua

Presentati i risultati dell'attività dell'Ente Parco

Sono stati redatti e presentati i Bilanci di Sostenibilità – relativamente all'esercizio 2011 - elaborati dai sei Enti Parco della Liguria (Alpi Liguri, Antola, Aveto, Beigua, Monte Marcello-Magra, Portofino).
Il bilancio di sostenibilità costituisce uno dei traguardi più avanzati concepiti fino ad ora per rispondere alla necessità di dare conto, in modo organico, dei risultati dell'attività di un parco per ciascuno dei terreni sui quali esso agisce: ambientale, sociale, culturale ed economico. Proponendosi, altresì, di leggere le modificazioni indotte dal suo operato, la loro efficacia ed il loro grado di accettabilità.
La redazione dei sei documenti di rendicontazione è stata condotta dagli Enti Parco con il supporto tecnico-scientifico di Federparchi e di Refe srl., in collaborazione con il Settore Progetti e Programmi per la Tutela e la Valorizzazione Ambientale della Regione Liguria.
Il progetto che ha portato alla stesura dei Bilanci di Sostenibilità – promosso dall'Assessorato all'Ambiente della Regione Liguria e finanziato dall'Assessorato Politiche attive del lavoro e dell'occupazione della medesima Regione Liguria – si inserisce in un più ampio ed articolato programma di iniziative attivato dal Sistema Regionale delle Aree Protette, in sinergia con l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente Ligure (ARPAL), per comunicare il ruolo e le funzioni dei parchi e per favorire la conoscenza e la valorizzazione dei valori ambientali del territorio ligure, attraverso lo slogan "Biodiversità ricchezza di Liguria".

Il Bilancio di Sostenibilità redatto dall'Ente Parco del Beigua ha messo in evidenza alcuni importanti risultati conseguiti nel corso del 2011:organizzate 225 attività didattiche (in classe e sul campo) con il coinvolgimento di 94 classi, per un totale di 2.678 alunni; mantenuti 371 km di sentieri e 10 aree verdi attrezzate utilizzando 13 cooperative ed aziende agricole locali, nonché le più importanti associazioni escursionistiche (CAI e FIE); verificata la presenza di circa 450.000 escursionisti che hanno frequentato la rete sentieristica del Parco; azzerati i danni causati dai cinghiali grazie alla messa in opera di recinzioni elettrificate nelle aziende agricole all’interno del Parco; messi in opera diversi recinti elettrificati per evitare le predazioni da parte del Lupo, con il coinvolgimento di 3 aziende zootecniche; realizzati 175 punti d’ascolto degli uccelli nel comprensorio del Parco che hanno portato a censire 98 specie ornitiche in periodo riproduttivo (il 68,1% delle specie che si riproducono in Liguria); mantenuta la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale ISO14001:2004 dell’Ente Parco e collaborato al mantenimento della SGA dei Comuni del Parco che aderiscono alla Segreteria Tecnica; supportato l’intervento di riqualificazione del Forte Geremia in corrispondenza dell’Alta Via dei Monti Liguri; ristrutturato lo storico complesso edilizio all’ingresso della Foresta demaniale regionale Deiva a Sassello; avviati ed in parte completati i lavori di installazione di due impianti fotovoltaici presso la  casa rurale della Veirera a Rossiglione e presso la sede dell’Ente Parco ad Arenzano; coinvolte decine di aziende agricole e di strutture ricettive al fine di costituire un circuito di esercizi consigliati nel comprensorio del Beigua. Tanto è stato fatto, ma tanto altro resta da fare. Bisogna rimboccarsi le maniche !




Il calendario 2013 del Parco del Beigua celebra il Biancone e la biodiversità

Un altro prodotto delle scuole all'interno del Progetto POR Bidiversità di Liguria

Si sta concludendo un altro dei filoni del progetto POR Biodiversità di Liguria realizzato dal Centro Esperienza del Parco con le scuole Secondarie di I grado dell’Istituto Comprensivo Varazze-Celle. Un filone che aveva come obiettivo la valorizzazione dell’avifauna dei SIC ricadenti del territorio con particolare riferimento ad i rapaci diurni. Le attuali classi IIA e IIB hanno lavorato per due anni a per scoprire le caratteristiche del Parco ed in particolare le abitudini dell’avifauna e dei rapaci che hanno incontrato durante le diverse uscite co la guide e l’ornitologo Luca Baghino. Gli alunni hanno realizzato disegni, poster, schede sui rapaci del Parco ma in particolare hanno seguito un biancone nel nelle sue attività per tutto un anno sintetizzando le diverse attività che svolge nei diversi mesi.

Il prodotto è stato un calendario realizzato in 800 copie che racconta l’avventura di un biancone in viaggio tra Africa e parco del Beigua illustrato con spiritosi cartoon di Vittorio Serra nella parte alta e dai disegni e dai lavori di ricerca degli alunni nella parte sottostante. Il prodotto è risultato una sintesi del lavoro di ricerche scientifico e culturale sul territorio e sull’avifauna che lo frequenta, passando per la ricerca che valori identitari che lo hanno caratterizzato in passato e che lo connotano attualmente nelle immediato entroterra di Varazze,  




Le valli del Beigua Geopark

Le forme del territorio in val Cerusa

Un luogo particolare dove osservare le relazioni tra processi geologici di erosione del territorio (frane e incisioni fluviali) e le interazioni con le opere dell'uomo all'interno del Beigua Geopark è l'alta val Cerusa, nell'estremo ponente del Comune di Genova.

Lungo la strada per il Faiallo sono osservabili diversi affioramenti rocciosi di serpentiniti generati dal taglio stradale sul versante molto acclive sono, inoltre, osservabili fenomeni di erosione superficiale, frane, smottamenti e scivolamenti di detrito in gran parte dovuti alla naturale evoluzione geomorfologica.

Incisioni incanalate o erosioni superficiali dovute alle acque di  scorrimento  si possono individuare in diversi parti dei versanti . In quest’area sono visibili, inoltre,  forme particolari i “tor”.  Si dicono “tor”, o pinnacoli, particolari affioramenti rocciosi, sporgenti per qualche metro o per qualche decina di metri dalla superficie circostante e profondamente radicati  al substrato roccioso

La genesi di tali forme è da ricercare nei processi di alterazione meccanica delle rocce (Crioclastismo) che hanno agito sulle creste dei rilievi fortemente fratturate, le parti  inalterate rimangono, con il tempo, isolate ed andranno a costituire il tor.

Osservando queste valli si può percepire inoltre come questi aspri versanti siano naturalmente modellati e “scolpiti” dall’incisione dei corsi d’acqua, dalla tettonica e dalla gravità, infatti,  son visibili frane di piccole e grandi dimensioni, generate per scorrimenti profondi o per movimenti di scivolamento  superficiale.


Ciaspolando al lago dei Gulli

Domenica 3 Febbraio 2013

Facile itinerario che dalla Foresta della Deiva porta al lago dei "Gulli" (nome dialettale con cui vengono chiamati i pesci che vivono in queste acque), attraverso il tipico ambiente collinare del versante padano del Parco. Osservando dall'alto il Lago si può notare che, nonostante la forma e le dimensioni, non si tratta di un vero e proprio lago. Siamo in corrispondenza di un 'ansa a "meandro" del Torrente Erro, alla confluenza con il Rio Cìua.

Ritrovo: ore 9.30
presso: ingresso Foresta Deiva (Sassello)
Difficoltà: media
Durata iniziativa: giornata intera
Pranzo: al sacco
Costo escursione: € 8,00 + eventuale costo per affitto delle ciaspole.

Per informazioni:
Ente Parco del Beigua
tel. 010 8590300  e-mail CEparcobeigua@parcobeigua.it

LE PRENOTAZIONI
Le prenotazioni, obbligatorie, devono essere comunicate entro e non oltre le ore 17 del giovedì precedente l'escursione agli Uffici del Parco: tel. 010 8590300 - Cellulare Guida: 393/9896251

Note: in caso di mancanza di neve, l'escursione verrà effettuata ugualmente senza l'ausilio della ciaspole.


Ciaspolata a Stella

Domenica 10 Febbraio 2013

Facile escursione alla scoperta delle bellezze naturali di Stella San Bernardo, in particolare la Rocca della Puma, da dove si può ammirare uno splendido panorama verso il Monte Beigua e la costa. Sarà possibile inoltre visitare l'area carsica della Grotta dei partigiani.

Ritrovo: ore 9.30
presso
Piazza della Chiesa di Stella San Bernardo (Stella)
Difficoltà: media
Durata escursione:
giornata intera
Pranzo: al sacco
Costo iniziativa: € 8,00 + eventuale costo per affitto delle ciaspole.

Per informazioni:
Ente Parco del Beigua
tel. 010 8590300  e-mail CEparcobeigua@parcobeigua.it

LE PRENOTAZIONI
Le prenotazioni, obbligatorie, devono essere comunicate entro e non oltre le ore 17 del giovedì precedente l'escursione agli Uffici del Parco: tel.  010 8590300  Cellulare Guida:  393/9896251  (Sabato e Domenica.

Note: in caso di mancanza di neve, l'escursione verrà effettuata ugualmente senza l'ausilio della ciaspole.



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