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Nessun progetto di sfruttamento minerario è possibile nel Parco del Beigua

Le associazioni ambientaliste ed escursionistiche a fianco dell'Ente Parco

( Arenzano, 11 Febbraio 2013 )Venerdì scorso l’Ente Parco ha incontrato anche le Associazioni Ambientaliste ed Escursionistiche maggiormente rappresentate in Liguria (Legambiente, WWF, Italia Nostra, LIPU, CAI, FIE, UISP) che hanno espresso forte preoccupazione e ferma contrarietà nei confronti del rilancio di un progetto di sfruttamento minerario nell’area del Monte Tarinè (già stoppato dalla Regione nel 1996), al confine tra i comuni di Sassello e di Urbe. Un’ipotesi contestata non solo per la sua insostenibilità ambientale, ma anche per l’infondatezza delle valutazioni economiche che la sosterrebbero. Le Associazioni vigileranno affinchè vengano garantite tutte le forme di tutela previste a livello comunitario (ai sensi della Direttiva Habitat), nazionale (ai sensi della L. 394/1991) e regionale (L.R. 12/1995). Analogamente a quanto espresso dalle Amministrazioni locali, anche le associazioni si sono dichiarate contrarie alle ipotesi di accorpamento degli Enti gestori delle aree protette liguri ed hanno confermato il loro convinto supporto e la piena collaborazione nei confronti dell’Ente Parco del Beigua per proseguire nelle attività di conservazione e di valorizzazione delle emergenze naturalistiche del comprensorio, sviluppando contestualmente nuovi progetti di educazione ambientale, l’ecoturismo e le attività sportive outdoor, la corretta gestione delle risorse forestali, il presidio idrogeologico, la promozione delle filiere produttive locali.
Nessun progetto di sfruttamento minerario è possibile nel Parco del Beigua
Nessun progetto di sfruttamento minerario è possibile nel Parco del Beigua
 
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