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Territorio

Un territorio il cui patrimonio geologico è tutelato dall'UNESCO. Con questo prestigioso riconoscimento si presenta il comprensorio del Beigua, la più vasta area naturale protetta della Liguria – che coinvolge i Comuni di Arenzano, Campo Ligure, Cogoleto, Genova, Masone, Rossiglione, Sassello, Stella, Tiglieto e Varazze – riconosciuto come sito UNESCO nell'ambito della prestigiosa lista dei Geoparchi mondiali (UNESCO Global Geoparks).

La visita ai numerosi "geositi" porta alla scoperta dell'affascinante storia evolutiva del comprensorio del Beigua: dagli spettacolari canyon della Valle Gargassa a Rossiglione alla ricca flora fossile nell'area paleontologica di Stella Santa Giustina. Altrettanto strabiliante è la barriera corallina fossile in località Ponte Prina – La Maddalena a Sassello o le curiose sferoidi di lherzolite (una roccia intrusiva di colore verde scuro) in località Lago dei Gulli sempre a Sassello. Il viaggio "geologico" ideale prevede un'escursione anche ai meandri della Piana della Badia di Tiglieto o un'escursione per scoprire gli affioramenti ofiolitici del Passo del Faiallo, severi custodi dei preziosi "granati", meravigliosi cristalli di colore rosso caratterizzati da un'estrema limpidezza. Non può mancare, infine, una visita ai "fiumi di pietre" (blockstream) nei settori di crinale del Geoparco, nelle località Torbiera del Laione, Prariondo, Pian Fretto, che testimoniano i processi geomorfologici avvenuti in ambiente periglaciale ed una sosta ai terrazzi marini lungo la fascia costiera tra Varazze, Cogoleto e Arenzano che hanno registrano le oscillazioni del livello del mare alle diverse quote.

Il Parco del Beigua – UNESCO Global Geopark è uno spettacolare balcone formato da montagne che si affacciano sul mare, a due passi dalla Riviera Ligure, che racchiudono praterie e preziose zone umide d'alta quota, fitte foreste di faggi, roveri e castagni, pinete a Pino Marittimo e lembi di vegetazione mediterranea: un mosaico di ambienti che lo rendono una delle zone più ricche di biodiversità della Liguria. Qui si può assistere al fenomeno della migrazione dei rapaci diurni (Biancone sopra tutti gli altri) e sempre qui, da alcuni anni, è tornata a nidificare l'Aquila reale, in buona compagnia con Gufo reale, Codirossone, Sterpazzola e oltre ottanta altre specie ornitologiche.

Nei luoghi più impervi e nascosti alla vista dell'uomo trova il suo habitat ideale il lupo e dai suoi contrafforti affacciati sul mare non è inusuale scorgere le affusolate sagome delle balene sbuffare nello specchio acqueo di fronte a Varazze. Un comprensorio in cui nel giro di pochi chilometri si possono apprezzare fioriture tipiche della macchia mediterranea o scoprire preziose zone umide di alta quota, testimoni di epoche lontane in cui ghiaccio e rocce combattevano la loro battaglia quotidiana per modellare la superficie terrestre. Un parco in cui è possibile scovare variopinte specie floristiche endemiche e alcuni singolari inquilini quali il colubro lacertino, il tritone alpestre e la rana temporaria. Un territorio che annovera al suo interno tre importanti Foreste Demaniali Regionali ("Deiva" a Sassello, "Lerone" tra Arenzano e Cogoleto, "Tiglieto" tra Tiglieto, Masone e Campo Ligure) in cui vivono cinghiali, caprioli e daini. Un parco ricco di forme, colori e suoni in cui la natura è protagonista assoluta.

Il comprensorio del Parco del Beigua – UNESCO Global Geopark è caratterizzato da un prezioso patrimonio di testimonianze storico-culturali, presenti sul territorio o conservate nei musei, che raccontano l'evoluzione degli insediamenti umani dell'area del parco e le importanti vie di commercio tra costa e pianura padana che la attraversavano. Una così preziosa risorsa da tramandare alle future generazioni rende il parco un territorio speciale non solo per la conservazione della sua biodiversità, ma anche per la tutela e la valorizzazione dell'identità culturale di ciascuna comunità presente al suo interno, nonché un laboratorio per la sperimentazione e lo sviluppo di attività socio-economiche sostenibili. Fin dall'antichità il comprensorio del Parco del Beigua ha registrato una presenza significativa, condizionante e rassicurante dell'uomo a presidio delle risorse ambientali presenti in questa porzione del territorio ligure. A partire dai reperti paletnologici (incisioni rupestri) che testimoniano come le selve del Beigua fossero frequentate già in epoca preistorica da cacciatori e pastori, passando al ruolo sempre più importante  che la zona assunse quale crocevia di importanti vie di commercio tra la costa e la pianura padana, con il notevole impulso fornito nel territorio della Valle dell'Orba dall'insediamento dei Monaci Cistercensi presso la Badia di Tiglieto (fondata nel 1120), fino alle tradizionali attività agricole e di gestione del bosco che hanno definito l'uso del territorio negli ultimi secoli.

Di particolare interesse anche le diverse attività produttive ed agro-alimentari che hanno contraddistinto il territorio del parco e che in alcuni casi costituiscono, tuttora, motivo di attrazione per turisti: tra le prime ricordiamo l'industria cartaria, concentrata soprattutto nelle valli di Arenzano (Cantarena e Lerone) e del Cerusa (Acquasanta); le ferriere che ebbero il loro massimo sviluppo nel Sassellese e nelle valli Stura e Orba; le vetrerie diffuse dapprima in Valle Stura, quindi anche nella Valle dell'Orba; la filigrana fiorente e caratteristica attività che ha fatto di Campo Ligure  un centro artigianale conosciuto a livello internazionale; per non parlare delle produzioni legate alla forestazione ed alla lavorazione del legno (con i tradizionali mestieri dei taglialegna, dei segantini, dei cestai, dei bottai).

Il comprensorio del Beigua è conosciuto non solo per le sue straordinarie valenze ambientalii, ma anche per le prelibatezze gastronomiche testimoni della cultura rurale e per le diverse forme di ospitalità diffusa offerte ai visitatori. Per quanto riguarda le locali produzioni agro-alimentari è d'obbligo ricordare il ruolo del castagno, con tutti i piatti che derivano dai suoi copiosi frutti.  Di grande rilevanza l'antichissima tradizione dell'industria dolciaria: dagli amaretti di Sassello, ormai esportati in tutto il mondo, agli squisiti crumiri di Masone, fino ai canestrelli di Sambuco. Completano il quadro l'ampia gamma di prodotti caseari (latte e formaggi), le diverse lavorazioni delle carni bovine e ovine, i colorati e saporiti frutti di bosco, l'ambita raccolta e conservazione dei funghi, nonché i deliziosi mieli, preziosi indicatori ambientali delle vallate del Parco. Tanti prodotti tipici da gustare nelle diverse stagioni dell'anno e nelle numerose locande, ristoranti ed aziende agrituristiche, in cui possono essere riscoperte ed apprezzate ricette antiche e tradizionali.

L'area protetta ed il comprensorio del Beigua offrono appuntamenti e motivi di interesse in tutte le stagioni dell'anno e consentono al visitatore di scegliere il periodo più adatto e le diverse opportunità di soggiorno: dalle aziende agrituristiche agli alberghi-rifugi collocati nel cuore dell'area protetta; dalle numerose locande e bed&breakfast frequenti nell'entroterra alle più lussuose strutture ricettive nei Comuni rivieraschi.

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