Caratteristiche: sentiero panoramico, dedicato agli aspetti forestali, faunistici, botanici, e ornitologici.
Il percorso di snoda lungo una strada sterrata, senza particolari dislivelli, ma va tenuto conto della lunghezza.
Accesso e punto di partenza: Da Albissola, si percorre la Strada Provinciale SV334 "del Giovo", sino al km 21 VI, dopo la frazione di Badani e prima di attraversare il centro storico di Sassello, in corrispondenza di una grande targa in legno indicante la Foresta della "Deiva" si svolta a sinistra in un piazzale antistante una industria dolciaria e si parcheggia l'auto. (44°28'38"N - 8°29'07"E)
Il sentiero natura rappresenta un itinerario ideale tra le diverse formazioni boschive che caratterizzano il territorio del Parco del Beigua. La grande varietà di ambienti e lo scarso disturbo, sono all'origine dell'elevata diversità faunistica che potremmo osservare lungo il percorso attraverso i molti uccelli tipici degli habitat forestali, e le tracce di molti mammiferi.
Attraversato il ponte sul Rio del Giovo entriamo nella Foresta Demaniale della Deiva ed incontriamo la Casa del Custode. Il percorso non è segnalato da segnavia; segue un'ampia strada forestale di facile individuazione ai bivi della quale sono poste frecce indicanti le deviazioni principali. La strada forestale in leggera salita attraversa un bosco di abeti rossi ed abeti di Douglas, la cui disposizione fitta e regolare, e l'assenza di individui giovani nel sottobosco evidenziano l'origine da rimboschimento, per giungere in 30 minuti al
Castello Bellavista (478 mt /30 min)
da cui inizia il giro ad anello del sentiero. Giunti sulla sella a quota 470 una deviazione a sinistra ci porta in 50 metri a scoprire il luoghi e le architetture del castello Bellavista. Villa ottocentesca costruita dalla famiglia Bigliati proprietaria delle segherie omonime. Tornati alla sella imbocchiamo il sentiero più a destra in modo percorrere l'anello in senso antiorario attraversando prima i versanti settentrionali e successivamente quelli meridionali. Percorsi circa 1200 metri tra radi pini neri e sorbi montani con ampi panorami sull'area di Sassello giungiamo al bivio per la località
Giumenta (510 mt/50 min)
Una deviazione di circa 500 metri sulla destra ci porterà nell'area attrezzata della Giumenta dove l'Ente Parco ha ristrutturato un vecchio seccatoio per castagne e realizzato un percorso didattico per i più piccini, sugli abitanti del bosco.
Ritornati sulla strada principale si prosegue il giro ad anello con una strada circa in piano che passando tra zone boscose, nella quali si possono osservare le tracce del passaggio di caprioli, cinghiali ed altri mammiferi. Pannelli interpretativi posizionati in diversi punti ci aiutano sia a riconoscere le tracce di animali non facilmente osservabili, sia a riconoscere i diversi tipi di bosco che incontriamo. Lungo il sentiero da diverse zone aperte si godono bei panorami sulla valle Erro, sino a
Passo Salmaceto (650 mt/2h 20 min) (44°27'19"N - 8°27'39"E)
Passato questo punto ci troviamo a percorrere un sentiero esposto a sud est dove possiamo ben notare i cambiamenti di habitat dovuti principalmente all’esposizione ed al tipo di rocce.
L'ambiente che incontriamo è condizionato dalla tipologia di rocce che incontriamo principalmente di serpentiniti e secondariamente lherzoliti. Entrambe sono poco erodibili e formate da minerali ricchi di magnesio, elemento tossico per i vegetali per cui i suoli che qui vediamo sono molto scarsi e con una rada vegetazione costituita per lo più da specie frugali e poco esigenti.
Lungo questi tratti soleggiati ed aridi sono rare le osservazioni di uccelli, fatta eccezione per la cincia dal ciuffo, il luì bianco ed il cuculo.
Proseguiamo la strada con ampie curve che entrano ed escono da diversi rii, mentre guardando verso est osserviamo i rilievi del Monte Beigua, per tornare al Castello Bellavista (478 mt /3h 30 min) raggiunto il quale percorriamo la medesima strada dell'andata per tornare al parcheggio in circa 20 minuti.
Periodo consigliato: Tutto l'anno. Adatto nelle stagioni non innevate anche alle MTB e ai trekking a cavallo, in presenza di neve con l'utilizzo delle ciaspole (racchette da neve)